"I ricercatori non crescono sugli alberi" è il titolo del libro scritto a quattro mani da Francesco Sylos Labini e Stefano Zapperi sulla ricerca e l'università in Italia. E' stato pubblicato da Laterza a gennaio 2010. A cosa serve la ricerca, perché finanziarla, cosa fanno i ricercatori, che relazione c'è tra ricerca ed insegnamento, come riformare il sistema della ricerca e dell'università, a quali modelli ispirarsi. Due cervelli non in fuga denunciano la drammatica situazione italiana e cosa fare per uscire dalle secche della crisi. Perché su una cosa non c'è dubbio: se ben gestito, il finanziamento alla ricerca non è un costo ma l'investimento più lungimirante che si possa fare per il futuro del paese e delle nuove generazioni.




mercoledì 16 giugno 2010

Suggerimenti per Maiani


Il presidente del CNR, Luciano Maiani, ha chiesto a tutti i ricercatori dell'ente di inviare suggerimenti per la imminente stesura dello statuto e dei regolamenti del CNR. Di seguito la lettera che gli ho inviato:

Caro Presidente,

ecco alcune proposte per lo statuto e i regolamenti. In generale, un problema per il CNR è l'eccesso di burocrazia che tende a paralizzare lo svolgimento delle attività di ricerca. Non è chiaro se sia possibile risolvere questo problema con i regolamenti e lo statuto, ma si dovrebbe fare uno sforzo in questo senso.

  1. Abolire le commesse. E' una sovrastruttura inutile e fittizia che aumenta considerevolmente la burocrazia interna. Sarebbe il caso di abolire anche i dipartimenti, ma temo non sia possibile.

  2. Semplificare i concorsi: abolire il ricorso alle prove scritte, limitare le prove orali ad un seminario, rendere più semplici i bandi, decentralizzare i bandi. Studiare le possibilità di presentare candidature solo per via telematica e senza certificazioni, come avviene al CNRS in Francia. Prevedere la possibilità di fare domanda anche a candidati che non conoscono l'italiano. Per evitare ricorsi, forse la strategia più semplice sarebbe quella di eliminare i requisiti formali (titoli, certificazioni) e lasciare alla commissione la possibilità di valutare liberamente i requisiti sostanziali (pubblicazioni etc).

  3. Sveltire i concorsi: fissare dei limiti temporali per la nomina delle commissioni e non solo per il completamento delle procedure una volta nominate le commissioni. Limitare il ricorso alla riapertura dei termini, che avviene puntualmente ad ogni concorso.

  4. Riviste online: il regolamento della biblioteca non parla di riviste online, che sono invece importantissime per la ricerca scientifica. Gli abbonamenti al momento sono gestiti in maniera completamente disorganizzata, lasciati all'iniziativa delle aree e degli istituti, con spreco di risorse e inefficienza. Il regolamento della biblioteca dovrebbe prevedere una gestione centralizzata degli abbonamenti, così che ogni ricercatore del CNR, dovunque esso si trovi possa accedere (ad esempio tramite il servizio intranet già attivo al CNR) a tutte le riviste a cui il CNR è abbonato.

Cordialmente,

Stefano Zapperi,
primo ricercatore,
CNR-IENI
Milano"

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